Alle 12.45 di oggi è stata emessa la prima sentenza dal tribunale di Cremona per i fatti legati alla manifestazione nazionale antifascista del 24 gennaio.
Manifestazione avvenuta dopo l’attacco squadrista e fascista del 18 gennaio contro il centro sociale Dordoni che mandò, tra le altre cose, in coma Emilio, compagno del Dordoni.
I giudici hanno riconosciuto il pesantissimo reato, retaggio del fascista codice Rocco., di devastazione e saccheggio, condannando tutti in primo grado a 4 anni di reclusione.
Per 3 dei 4 compagni è stato anche deciso ditramutare la custodia cautelare ai domiciliari in un divieto di dimora nel Comune di Cremona. Per solo un compagno invece permane l’obbligo di dimora, in quanto residente a Cremona.
Dal gup Pierpaolo Beluzzi anche, per il Comune di Cremona, una provvisionale di 200mila euro.
Entro 90 giorni le motivazioni della sentenza.
LE ACCUSE – Il pm Fabio Saponara, contestando il reato di devastazione e saccheggio, retaggio del fascista codice Rocco, aveva chiesto 5 anni di reclusione per due 21enni, all’epoca frequentanti il centro sociale cremonese Kavarna, e per Matteo, 24enne universitario leccese a Bologna: 4 anni e 8 mesi per Mauro, 31enne antifascista bresciano.
Il pm Fabio Saponara, contestando il reato di devastazione e saccheggio, aveva chiesto 5 anni di reclusione per i due giovani cremonesi e per Matteo, compagno leccese e studente universitario a Bologna, 4 anni e 8 mesi per Mauro, antifascista bresciano.
L’avvocata Giovanna Mainetti, legale diMauro, il compagno bresciano condannato,ai microfoni di Radio Onda d’Urto ha annunciato un sicuro ricorso in appello. Ascolta o scarica
Il 24 gennaio c’eravamo tutti e tutte!
L’antifascismo non si arresta!